Anticipazione capitolo 21 di Sogni e cambiamenti

Lei era la sua luce.
Lo era stata nel buio dei suoi ricordi mancati.
Lo era stata negli anni ad Hogwarts.
Non aveva mai avuto, però, il coraggio di andarle incontro.
La vedeva, lontana e splendida, ma non poteva avvicinarsi.
Si sarebbe accettato.
Avrebbe intaccato con il suo buio quella meravigliosa luce e questo non se lo sarebbe mai perdonato.
Non se le perdonava, visto che ora era troppo tardi.
Con il suo tentativo di fuggire via da tutto, fuggire via anche da lei, si era avvicinato a quella luce fino a toccarla, a stringerla a se e farla sua, anche se per una notte.
Ora non era più la stessa luce di prima.
Sempre splendida. Sempre lontana. Non più pura.
Aveva provato a disprezzarla per anni, spinto a quell’odio da suo padre Lucius, ma non aveva funzionato a lungo. Lei era tornata a chiamarlo a se, ad essere l’unica luce nel lungo corridoio di buio che era la sua vita.
Da stupido ed ingenuo bambino di undici anni aveva raccontato al padre della sua prima cotta per una bambina un po’ saputella dai lunghi capelli arruffati e gli occhi ambrati.
Aveva detto tutto di lei a suo padre, commettendo un grave errore. Lucius Malfoy non avrebbe mai permesso a suo figlio nemmeno di apprezzare soltanto una nata babbana, una sangue sporco. Gli aveva insegnato ad odiarla e lui l’aveva fatto per tanto tempo, fino ai suoi 15 anni, quando lei aveva osato diventare più bella e più tenace.
Gli teneva sempre testa e questo non faceva altro che aumentare il suo desiderio di farla sua, sua per sempre.
Aveva lottato con tutte le sue forze contro se stesso, ma aveva miseramente perso.
Non si fugge dall’amore, nemmeno se sei un Malfoy.
Malfoy. Quel cognome altisonante, messo come simbolo del suo sangue puro, che era stato la sua rovina.
Vigliaccheria.
Meschinità.
Freddezza.
Ecco cosa simboleggiava il nome Malfoy.